Sofa (r)evolution: la comodità ha trovato la sua forma
L’evoluzione del living attraverso le creazioni iconiche di Massimo Iosa Ghini, tra linee fluide, materiali naturali e tecnologie ergonomiche. L’estetica incontra il benessere.
Divani e poltrone rappresentano il cuore conviviale della casa; quel luogo dove nascono le conversazioni o regna la voglia di stare in compagnia silenziosa.
Il tempio degli amici, delle coccole, della famiglia. Per avere soluzioni comode, ma anche ad effetto, le aziende collaborano spesso con grandi designer.
Le sue opere, caratterizzate da forme dinamiche e un forte linguaggio espressivo, spaziano dal design all’architettura, con collaborazioni per brand iconici.
Considerato uno degli architetti e designer italiani di maggior spicco nel panorama internazionale del progetto, Massimo Iosa Ghini si distingue per la sua indagine progettuale dalla duplice anima, una tensione costante rivolta in egual misura al tema della sostenibilità e alla ricerca dell’innovazione per forme, materiali e funzionalità.
Massimo Iosa Ghini | Big Mama
Dare forma alla comodità
Il fascino dello studio progettuale che vede al centro la necessità e la volontà di coniugare tale dualismo, ovvero sostenibilità e innovazione, si legge anche nella storia che lega Massimo Iosa Ghini al mondo degli imbottiti.
Un percorso più che trentennale in cui è possibile delineare un fil rouge creativo e produttivo caratterizzante il sistema divano che deve essere progettato, in primis, per accogliere e per essere confortevole nella seduta durante l’utilizzo.
Ma anche bello da vedere come oggetto d’arredo, un aspetto culturale del divano stesso che comunica la sensibilità da parte di chi lo crea, lo produce e lo realizza.
È con il divano Proust, disegnato per Chateau d’Ax in occasione del Salone del Mobile 2025, che Massimo Iosa Ghini ha trasformato in modo tangibile il concetto di comfort in design: un tributo al comfort visivo e fisico, per un progetto dalle linee morbide e organiche che evocano un naturale senso di accoglienza.
Proust è un divano di design che combina in maniera esemplare estetica, funzionalità e innovazione. La scelta di realizzare forme abbondanti, più gentili ed ergonomiche, soddisfa l’esigenza di assoluta comodità e la possibilità di integrare e nascondere la parte tecnica funzionale, essendo pensato come recliner.
Massimo Iosa Ghini | L'eleganza diventa confortevole
Indietro1 di 2Avanti
Lineare
Recliner
Ricerca dell’innovazione
Nel continuo dialogo tra forma e funzione, viene confermata la forza innovativa nel trovare soluzioni che abbinano all’estetica e all’eleganza il benessere di una seduta avvolgente, a zero gravity, che sappia trasmettere la sensazione di fluttuare su una nuvola.
Come il divano Float realizzato per l’azienda Felis: un dolce invito a sedersi. I tratti peculiari che caratterizzano la progettualità di Massimo Iosa Ghini si ritrovano nel segno architettonico di questo progetto: una curva capace di aprire un dialogo tra leggerezza, morbidezza e volumi.
Qui si unisce fluidità delle forme e contemporaneità nel suo utilizzo: ci sono tanti modi per vivere Float, perché diversi sono i momenti di relax.
Sedersi in modo convenzionale è solo una delle possibilità: grazie ai suoi morbidi braccioli, o alla maxi profondità delle due dormeuse combinate, Float è un invito a sdraiarsi, a risposare, a svagarsi, a sognare, si trasforma in una piattaforma di vita adattandosi alla funzionalità degli spazi e al modo di vivere il living, in continuo movimento.
Massimo Iosa Ghini | Float Felis
Indietro1 di 4Avanti
La poltrona che avvolge
La massima imbottitura
In versione angolare
Soluzione modulare
Studio per il benessere
Le nuove esigenze di arredo hanno necessità di trovare soluzioni concrete per ridefinire oggetti e funzioni, alla luce delle nuove sfide della quotidianità.
Una risposta a un diverso concetto di armonia, inteso come equilibrio nel vivere gli spazi domestici, che ora non sono più frammentati ma esistono come un unicum.
Anche gli arredi devono saper comunicare questa trasformazione visiva e funzionale, indagata da Massimo Iosa Ghini attraverso una collezione che rivela la sua visione progettuale orientata da sempre al benessere nello spazio domestico.
Con Sinuosa, la collezione nata in collaborazione con Natuzzi, si celebra un inno al comfort visivo: le linee morbide e avvolgenti degli imbottiti rivelano un esplicito legame con le forme organiche caratteristiche del mondo naturale.
Il divano Juno, parte della collezione, con le sue forme avvolgenti, evoca un soffice nido, un rifugio che accoglie e abbraccia.
L’estetica morbida e invitante della seduta è in armonioso contrasto con le alette rigide che definiscono le linee di spalliera e braccioli, dando al divano un’immagine di equilibrata leggerezza. Il rivestimento si piega in anse sotto il peso e la sagoma che ospita.
Massimo Iosa Ghini | Juno per Natuzzi
Indietro1 di 2Avanti
Forma e colore
La comodità che arreda
Unione di comfort e bellezza
Ancora una volta Massimo Iosa Ghini esprime, con questo progetto, la sua idea di imbottito perfetto, un connubio di comfort ed estetica, senza perdere mai di vista la funzionalità e l’obiettivo per cui nasce.
Una ricerca iniziata più di 30 anni fa, con alcune prestigiose collaborazioni come quella con Moroso, per cui fu disegnata la poltrona Big Mama.
Un progetto dallo stile vintage, una seduta generosa con imbottitura in poliuretano espanso indeformabile, per un relax totale e un design sempre attuale, senza tempo. Disponibile in diversi tessuti sfoderabili.
Massimo Iosa Ghini | Big Mama
Indietro1 di 2Avanti
Ampio tre posti
Elegante per due
Attenzione alla sostenibilità
La (r)evolution di Massimo Iosa Ghini in tale contesto è fortemente legata anche ai materiali utilizzati e l’evoluzione principale è senza dubbio espressa dalla scelta dei rivestimenti per gli imbottiti che devono presentare caratteristiche di durata.
L’elemento divano denota la sua quota di sostenibilità nel fatto di poter durare nel tempo e quindi anche nell’essere riciclabile.
Da privilegiare sono tessuti di derivazione naturale a trama consistente, canapa e anche pelle, un elemento meraviglioso per la sua resistenza al tempo e all’usura. Per la struttura degli imbottiti, spazio a poliuretano ecologico e piuma sintetica.
Massimo Iosa Ghini | Designer
Massimo Iosa Ghini | Designer
Ho disegnato un divano recliner ispirato al movimento, elemento che da sempre mi affascina anche quando progetto sedute. Un meccanismo fluido che segue il corpo, assecondandone le forme e i desideri, trasformando il divano in un rifugio di raccoglimento e riflessione. Qui il comfort non impone posture, ma si modella con naturalezza sull’anatomia di chi lo vive.
Il divano Proust incarna un’eleganza generosa, in cui il benessere diventa espressione di una ricchezza sensoriale. I cuscini, soffici e accoglienti, sembrano poggiati con spontaneità, creando un’atmosfera avvolgente, in perfetto equilibrio tra morbidezza e raffinatezza.
Lo studio della natura ha influenzato molte volte l’architettura e il design: mi sono ispirato alla ricerca formale dei progettisti dell’Art Nouveau, dello Jugendstil, del Liberty, riferimenti stilistici senza tempo, attualizzandoli al wellness design contemporaneo.
Lo spazio domestico, quale riferimento di espressione dell’individuo, necessita di comfort e di una naturalità ritrovata. Ho voluto riscoprire negli imbottiti l’idea del divano primigenio moderno sul quale non ci si siede compostamente ma ci si getta, ci si butta dentro con un gesto dinamico, proprio perché si è sicuri di trovare la morbidezza di un grembo naturale e accogliente.
E dopo essersi gettati, lo si vive in tutte le sue direzioni, certi che lui si adatterà a noi e non viceversa.