Con un’importante operazione strategica, VIVI energia rafforza il suo impegno nella transizione ecologica acquisendo il controllo di PlanGreen, realtà emiliana con oltre 12 anni di esperienza nell’efficienza energetica. Dall’integrazione con VIVIesco, controllata di VIVI dal 2018, nasce un nuovo soggetto capace di offrire soluzioni integrate per imprese, PA, famiglie e comunità.
Un’unione al servizio della sostenibilità
L’operazione mira a rispondere all’esigenza crescente di soluzioni energetiche evolute, sostenibili e ad alto impatto sociale. Il nuovo polo punterà su competenze progettuali avanzate, capacità finanziarie solide e un’offerta che guarda al risparmio, all’indipendenza energetica e alla semplicità gestionale.
Leadership e sinergie strategiche
A guidare la nuova società saranno tre figure di riferimento del settore:
- Andrea Bolla, presidente e ceo di VIVI energia
- Filippo Bollati, ceo di VIVIesco e ora amministratore delegato
- Paolo Pizzolante, fondatore di PlanGreen, in qualità di direttore generale.
La fusione permette di coniugare l’esperienza con grandi clienti industriali e Gdo, la progettazione di soluzioni per il residenziale e il know-how unico di PlanGreen nello sviluppo di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e progetti pubblici su larga scala.
Un tassello chiave per la transizione energetica
L’acquisizione si inserisce in un contesto economico e normativo favorevole allo sviluppo di tecnologie sostenibili, ponendo il nuovo gruppo come partner strategico nella transizione energetica nazionale.
Come dimostrato dal caso virtuoso della comunità energetica del Comune di Rimini, l’obiettivo è ambizioso ma concreto: realizzare modelli di produzione e consumo condiviso, efficienti e replicabili.
Il caso della Comunità energetica rinnovabile del Comune di Rimini è un esempio emblematico di come pubblico e privato possano collaborare per promuovere la sostenibilità e l’inclusione sociale.
Il progetto nasce da una proposta di partenariato pubblico-privato presentata da PlanGreen e PlanGreen 2E, dichiarata di pubblico interesse dal Comune. L’obiettivo è duplice: realizzare sei impianti fotovoltaici su edifici e aree comunali e costituire una Cer che coinvolga oltre 2.000 famiglie.
Tra gli elementi distintivi del progetto:
- produzione locale e condivisa di energia rinnovabile, senza consumo di suolo;
- benefici diretti per i cittadini, in particolare per chi si trova in condizioni di povertà energetica, grazie alla riduzione delle bollette;
- gestione ventennale del progetto, con un modello replicabile in altri territori;
- coinvolgimento attivo della cittadinanza, con una manifestazione di interesse pubblica prevista per l’estate.