Sostenibilità come leva di competitività, crescita e innovazione. Ne è convinto il presidente Ais, Lorenzo Orsenigo che assicura l'impegno dell'associazione ad affiancarsi alle imprese che operano in modo sostenibile
L’Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS) ha reso noto il Rapporto 2025 – Il Valore della Sostenibilità – Finanza, Economia, Infrastrutture, a cura del giornalista economico Marco Panara.
Il documento dimostra attraverso dati certi e analisi economico-finanziarie come la sostenibilità non sia un vincolo o un costo per l’economia, bensì un investimento imprescindibile e ad alta redditività, capace di generare valore duraturo per le imprese, per i territori e per il Paese.
Il rapporto raccoglie e sistematizza un’ampia mole di evidenze provenienti da fonti autorevoli internazionali e istituzionali, per restituire una visione chiara: chi adotta pratiche Esg (Environmental, Social, Governance) registra migliori performance economiche, maggiore capacità innovativa e un più facile accesso ai mercati internazionali.
Le imprese sostenibili mostrano rendimenti superiori: uno studio comparativo su 180 imprese ha rilevato che quelle ad alta sostenibilità hanno registrato una crescita del valore azionario superiore del 46% rispetto a quelle con basso impegno Esg.
Anche i fondi green si confermano più attrattivi: nel primo semestre 2024, gli asset gestiti in fondi sostenibili hanno raggiunto i 3.500 miliardi di dollari, con rendimenti medi dell’1,7% contro l’1,1% dei fondi tradizionali.
Perdite economiche per chi non opera in modo sostenibile
Il costo dell’inazione, invece, sarebbe elevatissimo. A livello globale, si stima che il mancato intervento per mitigare il cambiamento climatico possa generare danni per oltre 5.000 miliardi di dollari l’anno tra perdite economiche, produttive e infrastrutturali.
Solo lo stress da calore porterà alla perdita di oltre il 2% delle ore lavorative mondiali entro il 2030, per un danno stimato di 2.400 miliardi di dollari all’anno.
Inoltre, ogni euro non investito oggi nella transizione richiederà investimenti aggiuntivi doppi o tripli nei prossimi decenni.
Il rapporto evidenzia con forza anche il ruolo strategico delle infrastrutture sostenibili. Quando progettate, realizzate e gestite secondo criteri Esg, esse diventano fattori moltiplicatori dell’economia, strumenti per accrescere la resilienza dei territori, ridurre i costi sociali e ambientali e attrarre investimenti.
\Si conferma così la necessità di favorire una nuova cultura della progettazione infrastrutturale, che metta al centro la sostenibilità come valore aggiunto e non come limite.
Una spinta europea
Il quadro geopolitico internazionale, pur con alcune criticità, lascia intravedere dinamiche incoraggianti.
L’Unione Europea continua a guidare il processo di transizione con il Green Deal e nuovi strumenti di politica industriale; la Cina investe massicciamente in energie rinnovabili e tecnologie green; l’India si è impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2070.
Preoccupano gli sviluppi negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump ha dichiarato la sua contrarietà all’Agenda 2030 e ai principi Esg, ridimensionando o revocando alcuni dei principali programmi ambientali federali.
Per quanto riguarda l’Italia, il Paese risulta vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico, come dimostrato dagli oltre 9 miliardi di danni causati dalla sola alluvione in Emilia-Romagna del 2023.
La transizione ecologica rappresenta un’opportunità cruciale per rilanciare l’economia nazionale, soprattutto in settori strategici come l’energia, le costruzioni, la mobilità e l’innovazione tecnologica.
Tuttavia, permangono alcune criticità, tra cui la necessità di un quadro normativo più organico e una maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse europee del Pnrr.
Lorenzo Orsenigo | Presidente di Ais
Lorenzo Orsenigo | Presidente di Ais
La sostenibilità non è un elemento accessorio né una moda passeggera, ma un fattore centrale per creare competitività reale e durevole.
Questo rapporto lo dimostra con i numeri, andando oltre la retorica. Chi sceglie oggi la sostenibilità, investe nella solidità della propria impresa, nella resilienza dei territori e nella qualità del futuro.
Il nostro compito come Ais è rafforzare questa consapevolezza e offrire strumenti concreti per agire, ora.
Sostenibilità come leva di competitività, crescita e innovazione. Ne è convinto il presidente Ais, Lorenzo Orsenigo che assicura l’impegno dell’associazione ad affiancarsi alle imprese che operano in modo sostenibile