Poli.design: la formazione che anticipa il futuro

In un panorama economico e culturale in continua trasformazione, la formazione rappresenta una leva strategica per l’innovazione. Poli.design, centro per la formazione post-laurea a livello nazionale e internazionale parte integrante del Sistema Design del Politecnico di Milano, si afferma come punto di riferimento a livello internazionale nella preparazione dei professionisti del futuro.

Il rapporto Design Economy 2025 – sviluppato dalla collaborazione con Fondazione Symbola, Deloitte Private e Ad – fotografa un settore in crescita, in cui sono sempre più necessarie competenze ibride e visioni interdisciplinari.

Nel solo anno accademico 2023/2024, l’offerta formativa nel design è cresciuta in Italia del +9% nei corsi e del +6,7% nei laureati. Milano guida questo scenario, con il Politecnico al vertice delle classifiche europee e mondiali (3° in Europa e 7° al mondo nel QS World University Rankings).

Accanto a questa leadership, emergono nuove realtà didattiche legate alle specificità produttive dei territori, come il Design del sistema alimentare a Parma, il Design navale a Genova o il Design moda in Toscana e Campania.

Poli.design Workshop e Master dedicati alle strategie digitali
Poli.design | Workshop e Master dedicati alle strategie digitali

La missione di Poli.design non si limita a rispondere alla domanda attuale, ma guarda anche al futuro.
Con 63.645 addetti e un valore aggiunto pari a 3,2 miliardi di euro, il design italiano è tra i settori trainanti del made in Italy.

Tuttavia, per mantenere questa posizione, è essenziale investire nella formazione di nuove figure capaci di dialogare con l’intelligenza artificiale, il digitale, la sostenibilità e la salute – ambiti sempre più interconnessi.

Formazione aziendale: il design come leva strategica

Nel mondo aziendale, la formazione legata al design sta evolvendo da semplice aggiornamento tecnico a vero e proprio strumento strategico per governare l’innovazione, introdurre pensiero creativo nei processi consolidati e stimolare il cambiamento.

Sempre più imprese – anche al di fuori dei settori tradizionali della moda e del design – come banking, telecomunicazioni e assicurazioni, investono in percorsi capaci di attivare trasformazioni profonde e favorire il dialogo tra funzioni operative e strategiche.

La metodologia del Design Thinking ha accelerato questa diffusione, rendendo la didattica orientata al progetto un’occasione di confronto interno e di esplorazione del futuro.

Tuttavia, come osserva Cabirio Cautela, la sua efficacia richiede tempo, spirito critico e disponibilità a uscire dalla comfort zone. In questo contesto, Poli.design si propone non solo come fornitore di contenuti, ma come partner culturale capace di accompagnare le imprese lungo percorsi di evoluzione organizzativa e culturale.

Poli.design Master dedicato alle sensorial surface
Poli.design | Master dedicato alle sensorial surface

Un laboratorio per il futuro del design

Con il suo approccio capace di coniugare presente e futuro, Poli.design si conferma laboratorio strategico per lo sviluppo del capitale umano nel design. Non solo un luogo di apprendimento, ma un ecosistema che alimenta visione, cultura e competenze per un design a misura d’uomo e del pianeta.

Cabirio Cautela | Ceo Poli.design
Cabirio Cautela | Ceo Poli.design

Cabirio Cautela | Ceo Poli.design

Il mercato inizia a chiedere designer iperspecializzati, capaci di integrare le tecnologie più avanzate con le sfide ambientali e sociali. Figure come il Prompt Designer, il Material Designer o l’Experience Designer sono ormai centrali per progettare esperienze, prodotti e servizi a misura d’uomo.

La formazione nel design non produce risultati immediati, ma ha un rilascio graduale. Occorre accettare un processo che valorizzi il confronto interdisciplinare e la sedimentazione delle conoscenze.

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