Il Depuratore Area Centrale (Dac) di Genova Cornigliano rappresenta uno degli impianti di depurazione più avanzati d’Europa.
Costruito nell’area ex Ilva, il progetto ha richiesto un investimento di 60 milioni di euro e si inserisce nel Piano degli Interventi Strategici della Citta Metropolitana.
L’impianto è stato progettato per semplificare la gestione dei reflui urbani, trattando i fanghi dell’intero sistema depurativo cittadino e migliorando la vivibilità dei quartieri limitrofi.
Con una capacita di 250.000 Ae, il Dac integra tecnologie avanzate per il trattamento dei carichi inquinanti e la produzione di biogas, destinato alla generazione combinata di energia elettrica e calore.

Struttura e progettazione
Il Dac è stato classificato come opera infrastrutturale strategica, con una vita nominale di 100 anni e una progettazione conforme alle Ntc 2018.
La struttura portante è realizzata in calcestruzzo armato, con una platea di 70 cm di spessore e pareti alte 7,5 metri, progettate per resistere a condizioni ambientali aggressive.
Il comparto Bio, cuore dell’impianto, è suddiviso in cinque vasche parallele, con una volumetria complessiva di 20.000 mc.
La sua costruzione ha richiesto soluzioni avanzate per garantire impermeabilità, durabilità e protezione chimica, senza l’uso di rivestimenti interni.
Penetron Admix: impermeabilizzazione e durabilità
Per garantire la tenuta idraulica e la protezione chimica delle strutture, è stato adottato il Sistema Penetron Admix, una tecnologia innovativa basata su cristallizzazione reattiva. Questo sistema consente di:
- ridurre la permeabilità ai cloruri (-50%);
- diminuire la velocita di carbonatazione;
- garantire l’autoriparazione delle microlesioni (selfhealing);
- migliorare la durabilità del calcestruzzo.
L’additivo Penetron Admix viene integrato direttamente nel mix-design del calcestruzzo, attivandosi in presenza di acqua e sigillando eventuali microfessure.
Questo processo garantisce un’impermeabilizzazione capillare e attiva nel tempo, migliorando la resistenza agli agenti chimici e ambientali.

Collaudo idraulico e gestione dei giunti
Il collaudo idraulico del Dac è stato eseguito riempiendo alternativamente le vasche interne fino a 6 metri di battente, per verificare l’impermeabilità delle pareti.
Per la gestione dei giunti strutturali, sono stati impiegati waterstop in Pvc, sigillanti idroespansivi e bandelle elastiche, garantendo la tenuta anche in presenza di pressioni elevate.
Risultati
L’adozione del Sistema Penetron nel Dac di Genova Cornigliano ha permesso di realizzare un’infrastruttura resistente, efficiente e sostenibile, con una vita utile superiore ai 100 anni.
Grazie a questa tecnologia, il nuovo impianto di depurazione rappresenta un modello di innovazione e durabilità, contribuendo alla riqualificazione urbana e alla gestione ottimizzata dei reflui.
Test prestazionali per lo studio del life cycle costing
Il progetto Dac, in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Ghent, ha analizzato la durabilità e i costi/benefici tra calcestruzzo bianco e additivato con Penetron Admix, attraverso un case study sul life cycle costing delle strutture in calcestruzzo armato.
Durante le fasi di getto, sono stati realizzati e testati numerosi provini, lasciati esposti all’ambiente e sottoposti a verifiche periodiche.
Le prove sperimentali hanno analizzato la permeabilità ai cloruri e la velocità di carbonatazione secondo criteri normativi aggiornati.
I risultati hanno dimostrato una riduzione del 50% della diffusione apparente dei cloruri e del tasso di carbonatazione per il calcestruzzo additivato rispetto a quello bianco, migliorando la durabilità e la resistenza agli agenti atmosferici.
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la verifica della capacità di self-healing del calcestruzzo additivato: i test hanno evidenziato l’autoriparazione delle microlesioni grazie alla formazione di cristalli insolubili e irreversibili.
Questo processo differisce dal self-shealing autogeno del calcestruzzo tradizionale, offrendo una protezione superiore nel tempo.
Attraverso modelli di previsione, è stato stimato che l’utilizzo dell’additivo cristallizzante consente di ottenere tempi di carbonatazione dello spessore di copriferro (40 mm) superiori a 100 anni, soddisfacendo i requisiti delle Ntc 2018 per infrastrutture strategiche.
Questo implica una maggiore longevità e minori costi di manutenzione, con un impatto positivo sulla sostenibilità e sull’efficienza strutturale.
di Rebecca Alberti