La Riviera Romagnola è un tratto di costa adriatica di 90 km che corre da Porto Corsini (Ravenna) a Gabicce (Pesaro Urbino). Proposta, nella prima meta dell’800, come destinazione per la cura elio e idro terapica, frequentata solo dalle classi abbienti, diventa, nel primo dopo guerra, uno dei maggiori poli del turismo di massa.
Raggiunge il suo apice di notorietà fra gli anni ‘80 e ‘90 del ventesimo secolo divenendo, sotto tutti i profili, sinonimo di divertimento e di trasgressione.
Negli anni 2000 il sistema vive una profonda crisi a causa della concorrenza di altre mete e della ormai insostenibile pressione antropica che ha portato al collasso sia l’ambiente terrestre che marino.
Le amministrazioni pubbliche stanno solo ora cercando di correre ai ripari regolamentando in modo più attento lo sviluppo urbanistico, che in quegli anni ha operato in modo sfrenato e speculativo, e promuovendo politiche volte al recupero e valorizzazione di quel che è rimasto dell’habitat originario.
Inoltre, l’intero settore sta riflettendo sul proprio modello di accoglienza cercando di puntare sulla destagionalizzazione dell’offerta.

Rigenerazione urbana
Si inserisce nel solco di questa riflessione anche il programma di rigenerazione attuato dal Comune di San Mauro Pascoli, provincia di Forli-Cesena, nel suo avamposto rivierasco San Mauro Mare.
L’intervento prevede sia il rifacimento del lungo mare, con nuovi percorsi ciclopedonali e largo spazio lasciato al verde, che la demolizione, ricostruzione e ampliamento della vecchia Arena Arcobaleno, sede di spettacoli estivi, con la valorizzazione del contiguo parco Campana.

Lo studio incaricato è il collettivo Laprimastanza, che abbiamo già incontrato in YouBuild 24. I professionisti, in un serrato dialogo con l’amministrazione, redigono un programma funzionale ambizioso.
Nello specifico il nuovo edificio non sarà soltanto un contenitore dei servizi accessori al cinema all’aperto, storicamente ospitato nel giardino interno, ma vivrà di una dignità propria divenendo sede dell’ufficio turistico locale e di una grande sala polifunzionale adatta per accogliere congressi, concerti e proiezioni cinematografiche.
Sul lato strada del nuovo complesso trovano collocazione un front office, che funge anche da foyer della sala, un ufficio di gestione e un punto ristoro, utilizzabile anche come biglietteria per l’arena estiva.
Nella spina centrale, interclusa, vengono collocati i servizi igienici, di cui uno direttamente collegato con l’esterno, spogliatoio e bagno del personale e i locali di deposito.
La sala si affaccia sul giardino interno e vi si proietta tramite una grande parete completamente apribile, dotata di un infisso scorrevole in alluminio.

Infatti, se in inverno presenta una configurazione con 146 posti a sedere, in estate, aprendo completamente il serramento, arriva a una capienza di 300 spettatori. Nelle due testate della polivalente troviamo due locali di servizio, per lo stoccaggio degli arredi, e la centrale tecnologica posta su due livelli.
Architettura scenografica e tecnologicamente avanzata
Le varie funzioni, sopra descritte, sono inscrivibili in un parallelepipedo di 27 per 20 m, in pianta, e 6,40 m, in alzato.
La volumetria viene plasmata con due distinte azioni fisiche: viene scavata profondamente sui due lati lunghi, per creare due strombature che, sul fronte sudest, invitano all’ingresso e, sul prospetto nord-ovest, proteggono le generose aperture; è invece introflessa nella copertura, per realizzare una doppia falda convergente.
L’effetto prospettico dei due fronti, simili a due camere ottiche che alludono alla destinazione originaria, viene ulteriormente enfatizzato da un rivestimento metallico, di colore dorato, composto da doghe, di dimensione diversa, ritmate sia dai profili della sottostruttura che da un sistema di strip-led perfettamente integrate.
I fronti corti, molto più asciutti, denunciano la doppia falda convergente. Una è più estesa e dolce, l’altra più nervosa e ripida. L’inclinazione di quest’ultima è stata appositamente equilibrata per ottimizzare il rendimento dell’impianto fotovoltaico, integrato nel manto metallico, con potenza di picco pari a 13 kW.

Sostenibilità e flessibilità degli spazi multifunzionali
Gli interni sono molto rilassanti. Le pareti, di una bella tinta marrone, si accordano al controsoffitto realizzato, in andamento con la copertura, in pannelli di legno mineralizzato lasciato a vista nella colorazione naturale.
La pavimentazione è composta da elementi chiari in gres di grande formato che proseguono anche nelle sistemazioni esterne.
La struttura è stata realizzata in modo tradizionale: telaio in c.a. e solai in latero-cemento, e tamponata con sistemi a umido evoluti, blocchi in laterizio integrati con Xps, garantendo una resa termica ed acustica ottimale.
Vista la destinazione, l’apparato impiantistico è particolarmente rilevante e poteva risultare molto invasivo se non studiato con accortezza e sensibilità.
La centrale tecnologica viene perciò distribuita su due livelli. Quello inferiore, all’interno del fabbricato, accoglie i locali pompe e i vari quadri di gestione e regolazione.
Quello superiore, di fatto un terrazzo tecnico ricavato a tasca nella copertura, contiene e occulta il terminale dell’impianto di climatizzazione della tipologia Vrf (Variable Refrigerant Flow), una pompa di calore e l’unita ventilante da cui partono i canali di mandata e ripresa presenti negli ambienti.
L’impianto aeraulico viene totalmente occultato nel controsoffitto o a pavimento.
Laprimastanza riesce a digerire i riferimenti ai più raffinati esempi di architettura contemporanea internazionale e a farli dialogare con l’edilizia ruspante tipica della riviera romagnola. Il palazzo del turismo diventa cosi, allo stesso tempo, un edificio emblematico ma estremamente familiare e accogliente, un’operazione che siamo sicuri riuscirà a ridare smalto a un comparto che era caduto in una triste marginalità.
di Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini
Laprimastanza | Studio di progettazione
Il nuovo centro congressi è un edificio iconico e flessibile. Flessibile perché è un grande contenitore pronto ad accogliere svariate funzioni: è sede del nuovo ufficio turistico, è una grande aula per eventi, conferenze, concerti, cinema, è estensione della grande platea all’aperto dell’Arena Arcobaleno.
Iconico perché, pur essendo a un piano, si innalza in quota in corrispondenza dei due fronti est e ovest. In questo modo, da una parte otteniamo un edificio che, come un Giano Bifronte, in realtà, si smaterializza totalmente con facciate scultoree e dorate, immerse in un bosco verde.
Dall’altro lato, l’edificio assume la caratteristica sezione trasversale che ricorda la chiglia di una nave, una reminiscenza neanche poco velata del fatto che è questa sì una lanterna urbana ma nel cuore di un sistema verde e a due passi dal mare.
Le facciate metalliche, scultoree e dorate, inoltre, sembrano degli scavi plastici stereometrici che ricordano scatole cinematografiche, macchine fotografiche, una suggestione che richiama l’immaginario dell’Arena Arcobaleno come storico cinematografo en plein air.
La scheda
Committente: Comune di San Mauro Pascoli (Fc)
Progetto: Rtp composto da: Laprimastanza (capogruppo); mandanti: bc studio, Alessandro Alessandrini, Aride Bucci
Imprese edili: Scientia srl; interni: Soluzioni d’Arredamento srl
Progetto: 2020/2021
Realizzazione: 2022/2024
Foto: ©Lorenzo Burlando