YellowSquare Firenze: un giallo anni Trenta

A Firenze ad aprile ha aperto i battenti YellowSquare, un nuovo ostello esito di un interessante lavoro di ristrutturazione di Pierattelli Architetture, studio che ha costruito nel tempo un solido curriculum costellato da interventi di natura perlopiù terziaria, residenziale e ricettiva, ponendo grande attenzione tanto alla sperimentazione di approcci multidisciplinari quanto alla ricerca di una sintesi tra le diverse scale di progetto.

L’ostello si insedia all’interno di un edificio costruito nel 1935 per il trattamento dei malati di tubercolosi. La palazzina, passata successivamente nelle mani dell’azienda sanitaria locale, ha attraversato un periodo di abbandono dal momento della sua messa all’asta, nel 2005, fino a quando è stata selezionata per ospitare la terza sede di YellowSquare.

Il progetto Yellow nasce nel 1999 su idea di Fabio e Marco Coppola per realizzare un ostello esperienziale a Roma. Dopo l’apertura milanese del 2021, nella primavera di quest’anno è stato inaugurato YellowSquare Firenze, sviluppato da InvestiRe, una Sgr che fa parte del Gruppo Banca Finnat.

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Scala gialla che distingue la connessione verticale

L’edificio storico si caratterizza più per il linguaggio dell’architettura pubblica dell’epoca, in particolare considerando la sintassi razionalista leggibile nell’impaginazione delle facciate e nella presenza del volume loggiato che caratterizza il prospetto principale, rispetto alla specificità di un programma che negli anni Trenta stava vivendo una fertile stagione di sperimentazione tipologica e tecnologica, soprattutto per quanto riguarda i requisiti funzionali che vedevano nell’irradiamento solare e nella salubrità dell’aria fondamentali strumenti terapeutici.

L’ostello si trova poco lontano dal complesso della Fortezza da Basso, lungo viale Redi, importante arteria urbana che scorre lungo uno degli scali ferroviari. Se, da una parte, tale condizione rende problematico il rapporto con il tessuto urbano prospiciente, spazialmente definito da un alto muro che cinge lo scalo, dall’altra l’assenza di edifici vicini offre una veduta esclusiva sullo skyline urbano, apprezzabile soprattutto man mano che ci si alza dal livello stradale.

L’attenzione dei progettisti si è quindi rivolta nel preservare l’identità figurativa dell’edificio originario, riconosciuto come importante tassello storico, sociale e culturale del quartiere. Per quanto riguarda gli esterni, è stato quindi scelto di utilizzare il travertino come materiale nobile per ripristinare il volume loggiato e le scale di accesso, mentre gli spazi aperti di pertinenza sono stati risistemati rispettando le volumetrie già esistenti.

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Vista sulla facciata principale da Viale Redi
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Area di pertinenza esterna tra l’ingresso principale e Viale Redi

 

Allo stesso tempo, i progettisti hanno adeguato gli spazi interni a un programma funzionale rivolto essenzialmente a un’utenza giovane e temporanea, inondando stanze, parti comuni, servizi, ed elementi distributivi con una vivace palette di colori sgargianti, con il risultato di re-identificare in chiave giocosa e contemporanea i vari ambienti.

Ciascun piano è contraddistinto da una tonalità vivace diversa, che colora pareti, pavimenti, soffitti e porte creando campiture astratte
Anche i bagni al piano seguono la stessa logica cromatica che governa corridoi e 
stanze: a ciascuno il suo colore, questa volta dato dalle piastrelle murali 
che amplificano il bianco e nero di sanitari e suppellettili

 

I 250 posti letto sono organizzati in stanze da quattro, otto, e singole, arredate in modo semplice ma coerente, dove l’uso di tubolari d’acciaio a sezione rettangolare verniciato nero diventa l’elemento di continuità nella variazione cromatica di pavimenti, pareti e soffitti. Ma i 5 mila metri quadrati dell’ostello ospitano anche molti spazi per la condivisione, tra cui ambienti per lezioni di cucina, corsi di yoga, ristoro e relax. Non manca una piscina panoramica con solarium da cui si gode di un’emozionante vista su Firenze.

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Stanze dell’ostello
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Accoglienza, spazi comuni e ristoro al piano terra
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Piscina e solarium

YellowSquare propone un modello ricettivo che va ben oltre la volontà di dotare Firenze di un luogo dedicato ai turisti in visita, per costituire, nella complessa realtà contemporanea, un rinnovato luogo di inclusione e condivisione.

di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 24)

 

LA SCHEDA

Luogo: Firenze
Progetto: Pierattelli Architetture (Andrea Pierattelli, Massimo Pierattelli con Gianluca Anolfo, Mirko Lepri, Tommaso Greco, Anna Paola Grieco, Claudio Fabbri)
Interni: Pierattelli Architetture, Ernesto di Santo
Strutture: 3 ing.
Realizzazione: 2019-2022
Superficie complessiva: 5.000 mq
Info: www.pierattelliarchitetture.com
Fotografie di: Iuri Niccolai

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