Ha aperto al pubblico la nuova area di Scalo Milano Outlet & More, frutto del piano di ampliamento che ha portato a compimento la trasformazione da outlet metropolitano a smart city a servizio del territorio, garantendo innovazione e moderni servizi che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti.
Design International | L’area dell’ampliamento vista esterna dal parcheggio
Tante novità
L’ampliamento di Scalo Milano, 9.000 mq di superficie distribuiti su tre livelli che hanno accolto 27 nuove unità tra shopping, ristorazione e un hub di co-working e start-up dedicate a ricerca e innovazione sul retail, è stato progettato dal pluripremiato studio di architetturaDesign International (Di), coadiuvato da un pool di eccellenti studi di ingegneria tra cui Bms Engineering (progettazione impianti e strutture) e Planning (direzione lavori e sicurezza) Sytec, Studio Vassalli e Ingclima.
Design International è stato chiamato in causa nel 2016, l’anno in cui il Gruppo Lonati decise di prendere la gestione diretta del proprio asset, iniziando un ambizioso percorso di riposizionamento.
Design International una piazza interna
Ristorazione e lusso
All’interno del progetto trovano spazio sia la ristorazione di alto livello sia importanti marchi premium e luxury del panorama fashion italiano e internazionale. Una passerella collega la piazza sopraelevata al parcheggio multipiano con oltre 700 posti auto, creando una perfetta armonia con l’area preesistente dell’outlet.
Inoltre, Scalo Milano Outlet & More continua il suo dialogo con il segmento business: dei 9.000 metri quadrati di ampliamento, 1.300 sono destinati a un’area co-working. Con l’obiettivo di contribuire concretamente alla creazione di valore economico e sociale per il territorio di Milano, l’Outlet di Milano costruisce uno spazio a disposizione di imprese e imprenditori, liberi professionisti e universitari.
Design International | Eleganza e lusso
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Una rottura con il passato
Il progetto di ampliamento di Scalo Milanorompe in maniera dirompente con le forme angolari e post-industriali dei 35.000 mq realizzate precedentemente. Design International si è ispirata all’ambizione del proprietario Ettore Lonati, presidente del Gruppo Lonati, e del suo team operativo, di aumentare il numero di visitatori, prolungarne la permanenza e, soprattutto, offrire un’accoglienza migliore.
Design International | Passerelle e collegamenti
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Forme sinuose e ambienti sostenibili
Prima di questo ampliamento, Design International ha progettato isole verdi, sedute, inserito oltre 25 ulivi centenari, un chiosco informazioni, una sala vip per l’accoglienza degli ospiti e negozi in più nelle piazze.
Il design ha due facce, due realtà. Di ha focalizzato il lavoro iniziale dell’esistente sul posizionamento di arredi e verde. Ha creato una pluralità di spazi riproporzionando fuochi visivi e superfici delle piazze angolari originarie, mantenendo vetro, alluminio e ceramica dai toni naturali e caldi.
Design International | Scalo Milano, moderna smart city
Il lavoro dell’ultima parte di ampliamento rompe con il passato e guarda al futuro con forme nuove e sinuose che stimolano curiosità, relax e permanenza, il tutto in un nuovo ambiente totalmente sostenibile.
Dal punto di vista commerciale, questo cambiamento si riflette in un cambiamento di contenuti, attirando così brands aspirational come Colmar, Adidas, Calvin Klein e di servizio alla comunità come Mondadori Bookstore, Revolution Barber e uno spazio co-working di 1,300mq.
Design International | Terrazze ospitali e panoramiche
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Davide Padoa | Ceo Design International
Davide Padoa | Architetto chief executive Design International
Abbiamo proposto forme sinuose e organiche che facilitino i flussi dei visitatori, creando fuochi visivi dinamici e aperti sui tre nuovi livelli dell’ampliamento. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di conoscere grandi imprenditori.
Ettore Lonati è uno di questi: un grande sognatore, un grande ascoltatore, un viaggiatore curioso e uno sperimentatore. Penso che abbiamo molti tratti in comune. Si fidò subito, probabilmente d’istinto, quando spiegai che Scalo Milano doveva trovare un tono caldo, aggiungere tante sedute soffici circondate da piante, fiori e verde, oltre ad aumentare la superficie di vendita e i contenuti dell’offerta ristorativa.
Uno sguardo ai turisti e uno alla città
Scalo Milano doveva trovare il proprio tono distintivo, parlare con i milanesi, con i crescenti turisti in Lombardia, e accogliere i propri visitatori come fossero gli ospiti di un albergo a cinque stelle.
A distanza di 8 anni e tanto lavoro progettuale, i numeri parlano da soli: Scalo Milano è passato da 1 milione e mezzo di visitatori del 2016 agli oltre 4 milioni di ospiti – in proiezione – di quest’anno. La lungimiranza e l’imprenditorialità pagano sempre. Il design, quando pensato con umiltà e con un’anima fedele al proprio territorio, diventa uno strumento creativo e di lavoro.