Alubel: sistemi metallici per l’involucro con soluzioni ad hoc per i progettisti

L’architetto Matteo Minelli, tecnico-commerciale di Alubel

Elevate prestazioni, versatilità, resistenza ed eleganza sono caratteristiche che accomunano i più recenti progetti di riqualificazione. Matteo Minelli, funzionario tecnico commerciale di Alubel, azienda emiliana specializzata nella produzione di innovativi sistemi metallici per l’involucro, spiega a YouBuild che cosa comporta affidarsi a un unico interlocutore in grado di offrire non solo prodotti certificati e durevoli, ma veri e propri pacchetti completi in grado di rispondere alle esigenze di isolamento, posa e dimensioni variabili e massima personalizzazione estetica.

Domanda. Quali soluzioni propone Alubel per le facciate?
Risposta. Mentre sulle coperture si ha la tendenza a prediligere l’acciaio preverniciato, per i rivestimenti di facciata il materiale principe resta l’alluminio per le sue doti estetiche, di durabilità e per il migliore rapporto qualità-prezzo. Alubel propone la doga in alluminio Alu- Skin in una ventina di colorazioni standard per andare incontro a qualsiasi esigenza progettuale.

D. Quali sono i plus di Alu-Skin?
R. Alu-Skin è una doga a due passi, con larghezza massima di 299 o 309 millimetri, secondo si scelga la soluzione con o senza scuretto. Il fissaggio è sempre nascosto e le testate sono chiuse e già ribattute, in modo da evitare di utilizzare delle lattonerie a copertura dei giunti che risulterebbero antiestetiche. Per tutte queste caratteristiche, la doga Alu-Skin risulta l’elemento più elegante che possiamo proporre nell’edilizia civile, dove si guarda più all’estetica. Altre soluzioni di rivestimento di facciata sono i pannelli Easy Wand o le lastre grecate come Ond-All o il profilo Alubel 28.

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Alcune soluzioni per coperture e rivestimenti metallici di Alubel

D. Quali sono i vantaggi di scegliere un sistema di rivestimento Alubel?
R. Ragioniamo sempre in ottica di sistema. La nostra preoccupazione è quella di garantire a livello tecnico una soluzione completa che prevede anche tutto ciò che sta sotto o dietro il rivestimento. Possiamo fornire sottostrutture regolabili per alloggiare sia il pacchetto isolante che l’eventuale canale di ventilazione, con un sistema di staffe e montanti fondamentale anche per mettere a piombo le facciate. Spesso i fabbricati su cui lavoriamo sono datati e le pareti non sono perfettamente dritte: con questo espediente riusciamo invece a garantire un risultato sempre a regola d’arte.

D. Alubel propone soluzioni tagliate su misura anche per le coperture?
R. In copertura sicuramente la linea Coppo è la più richiesta. All’interno di questa linea troviamo Isocoppo Piano, il pannello coibentato stampato a forma di coppo che unisce l’estetica del coppo tradizionale a uno strato di materiale isolante in poliuretano. Al momento abbiamo raggiunto i 100 millimetri di spessore continuo, che contribuisce a migliorare le performance di trasmittanza in linea con le richieste di isolamento dei progettisti. Abbiamo assistito anche a una notevole crescita della linea Sottocoppo, il sistema metallico da sottocopertura, che finora ha avuto ottimi riscontri sia nella versione di lastra nuda che coibentata. Dobbiamo ancora misurarci con la concorrenza del sottocoppo in fibrocemento, ma anche a fronte di un prezzo più elevato, il nostro prodotto è riconosciuto per le sue qualità: oltra a una maggiore durabilità, Sottocoppo consente di poter alloggiare sullo stesso piano anche gli impianti fotovoltaici e solari, un plus importante in funzione dei bonus fiscali per l’efficientamento energetico. Alubel propone un’ampia gamma di soluzioni che consentono di alloggiare gli impianti con profili speciali in alluminio estruso, garantendo la massima integrazione sulla superficie del tetto.

D. Su quali tipologie di tetto possono essere utilizzate le vostre soluzioni?
R. Alubel ha sempre studiato lastre su misura in grado di adattarsi a tutte le tipologie di copertura, anche in base alla pendenza del tetto. Spesso ci scontriamo con concorrenti monoprodotto o legati a una particolare tipologia di copertura, che erroneamente consigliano prodotti poco adatti spacciandoli per universali. La nostra fortuna è invece quella di garantire una gamma completa in modo da proporre sempre soluzioni cucite su misura.

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Rivestimento di facciata con lastre Alubel Forma

D. Il sistema tetto consente anche la ventilazione?
R. La ventilazione è sicuramente un aspetto importante da considerare sempre in base alla tipologia di copertura. La ventilazione si innesca quando c’è una pendenza minima per garantire l’effetto camino. Nei condomini si ragiona con pendenze dal 25-30% in su: in questi casi può essere importante prevedere un sistema di ventilazione, che comporta vantaggi sia nella stagione estiva, consentendo di abbattere il calore che va a scaldare la superficie esterna del pannello, sia in quella invernale, evitando la formazione di condensa all’interno del pacchetto.

D. Qual è l’apporto in termini di risparmio energetico?
R. Nel corso degli anni le normative sono diventate sempre più restrittive, con parametri da rispettare secondo le fasce climatiche, sia per i nuovi edifici che per le riqualificazioni. Questo aggiornamento delle normative ci ha portato a dover adeguare nel corso degli anni la gamma di spessori di poliuretano per garantire determinate trasmittanze. Per esempio, da quest’anno saranno disponibili spessori fino a 20 centimetri di poliuretano che consentono di rispettare parametri sempre più stringenti.

D. I vostri prodotti rispondono ai requisiti Cam?
R. Tutti i nostri prodotti rispettano i requisiti Cam. Abbiamo dichiarazioni rispetto a requisiti specifici che riguardano sia la gamma di prodotti contenenti poliuretano, che è quella più monitorata perché contenente materiale di provenienza chimica, sia le lastre nude, dove il tema principale è quello del colore delle verniciature legato all’indice di riflettanza solare, cioè la capacità di riflettere o assorbire la luce del sole. Vengono poi valutati il contenuto di materiale riciclato presente nei prodotti, così come l’emissione di sostanze nocive, fino ad arrivare al tema dell’isolamento termico e acustico.

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Sistemi Alubel per coperture

D. Ci sono particolari aspetti tecnici da controllare durante la posa dei vostri prodotti?
R. Alubel possiede un elevato know how tecnico che le consente di dialogare sia con i progettisti sia con i posatori, offrendo un supporto tecnico. Nell’ambito delle coperture metalliche è molto importante il fissaggio. Purtroppo negli ultimi anni, per motivi di risparmio e di rapidità, abbiamo visto alcuni installatori lesinare sul numero di fissaggi o scegliere accessori sbagliati, non solo per fissare la lastra alla sottostruttura, ma anche per assicurare la sottostruttura al solaio. Questo ha portato allo scoperchiamento delle coperture in occasione di eventi meteorologici estremi, che ormai sono sempre più frequenti. Oltre al tema del fissaggio, è importante anche il tema delle lattonerie come colmi, canali di gronda e scossaline. Questi elementi contribuiscono in maniera sostanziale alla tenuta all’acqua e devono resistere in caso di forte vento, per questo vanno realizzate con i giusti spessori e ancorate adeguatamente con i giusti rivetti, cosa che non avviene sempre. Anche per i pannelli fotovoltaici, spesso notiamo che vengono utilizzati elementi estrusi con rivetti ancorati solo alla lastra metallica, che però non ha spessore adeguato per garantire una opportuna resistenza allo strappo. La soluzione migliore è sempre quella di ancorarsi alla sottostruttura con viti adeguate in base alla struttura.

D. Quali servizi ai progettisti accompagnano la vostra offerta?
R. Supportiamo i progettisti offrendo consulenza tecnica sui materiali e sui prodotti più adeguati rispetto all’intervento da realizzare. La nostra azienda ha sempre puntato su prodotti che si distinguessero dalla massa, prestando grande attenzione alla parte tecnica e al design, offrendo vere e proprie novità al mercato.

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D. I progettisti apprezzano i vostri prodotti?
R. Alubel ha sempre puntato sulla promozione. Nel corso degli anni, anche grazie agli strumenti digitali e al marketing, siamo riusciti ad allargare il bacino in maniera notevole, riservando un occhio di riguardo ai progettisti. Ancora oggi i nostri tecnici commerciali si occupano di visitare gli studi di progettazione, e di recente abbiamo introdotto una nuova figura che si occupa solo degli studi di progettazione nel Nord Italia e che ci darà un grande supporto soprattutto nell’ambito delle facciate. Non si tratta solo di mostrare i prodotti ma anche tutte le possibilità di applicazione.

D. Quali zone d’Italia coprite?
R. Lavoriamo su tutto il territorio nazionale grazie a un’ampia rete di figure commerciali interne che di agenti. Con una struttura tecnica interna e dei commerciali molto preparati riusciamo a rapportarci con tutta Italia, seguendo cantieri dalla Sicilia all’Alto Adige, fin dalla fase della progettazione.

D. Lavorate anche con l’estero?
R. Lavoriamo principalmente con Spagna, Francia, Nord Africa, Svizzera e i Paesi dell’ex Jugoslavia. Il limite per i materiali pesanti come quelli che trattiamo in Alubel è quello del trasporto: andare troppo lontano incide notevolmente sui costi. Questo però non ci ha impedito di raggiungere anche il mercato delle Americhe e l’Australia.

D. Nonostante sia stato ritoccato al 90%, il superbonus resta un’occasione eccezionale. Quali sono le vostre previsioni?
R. Fare previsioni non è mai facile. Se ragioniamo sull’anno passato, possiamo augurarci che con il miglioramento di certe condizioni geopolitiche si possa andare verso una maggiore serenità, anche negli investimenti che i committenti rivolgono ai nostri prodotti. Nel 2022, grazie al vantaggio del credito al 110%, c’è stato un incremento notevole nella vendita di alcuni prodotti Alubel della linea Isocoppo e della sua versione coibentata Isocoppo Tek. Anche se l’edilizia civile è ancora indirizzata verso il materiale della tradizione, un contributo importante è stato dato anche dai pannelli metallici come Alubel Dach, la lastra per coperture a cinque greche, che riesce a offrire uno spessore di isolamento importante di 10-12 centimetri a un prezzo più vantaggioso. Per le facciate il 2022 non è stato un anno particolarmente positivo: l’incertezza economica ha portato a un rallentamento degli investimenti sui lavori non necessari, ma ci auguriamo che quest’anno il trend possa migliorare. In Italia il mercato dell’edilizia è in larga parte trascinato dai bonus, senza i quali molti lavori non si farebbero. Nel 2023 gli incentivi continueranno a esserci, anche se rivisti, e questo non dovrebbe portare a un grande rallentamento nel numero dei cantieri.

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D. Il prezzo dei metalli si è stabilizzato?
R. Dopo uno spaventoso periodo di rialzi, iniziato nel 2020 a seguito dell’epidemia di covid e proseguito con lo scoppio della guerra russo-ucraina, c’è stato un calo dei prezzi da settembre-ottobre 2022, anche se stanno arrivando le prime avvisaglie di nuovi rialzi, in particolare per il ferro. Purtroppo questi fenomeni dipendono da eventi geopolitici che legano in maniera indissolubile il mondo globalizzato e che è difficile prevedere.

D. Come state affrontando questa situazione?
R. Aggiornando costantemente il prezzo dei listini. Nel periodo del covid i listini sono arrivati ad avere una validità massima di una settimana, quando regolarmente restavano in vigore anche un mese. Allo stato attuale la validità è di circa due settimane.

D. Oltre il rincaro delle materie prime c’è stato anche un rialzo dei prezzi dell’energia. Come l’avete gestito?
R. Con attenzione e oculatezza. Già in tempi non sospetti, abbiamo installato un impianto fotovoltaico nella nuova sede produttiva di 10 mila metri quadrati inaugurata nel 2008. Questo impianto, che va a servire il dispendio energetico dello stabilimento e di parte degli uffici, è tornato molto utile per abbattere i costi dell’energia. Anche la nuova sede che stiamo realizzando a Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia) prevede in copertura un impianto fotovoltaico oltre a colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

D. Oltre alla nuova sede sono in arrivo tante novità: possiamo anticiparle?
R. Parte della nuova sede è destinata a un nuovo capannone, lungo quasi 200 metri, che ospiterà le nuove profilatrici che producono i pannelli sandwich a parete e copertura. Si tratta di macchinari molto più performanti e aggiornati nei sistemi di cambio spessore e overlapping. Inoltre prevedono la possibilità di utilizzare spessori sempre più elevati, 20 millimetri in copertura e 150 millimetri in parete, per rispettare le normative sempre più stringenti in termini di isolamento termico. Le novità di prodotto sono rivolte principalmente alle facciate con nuove finiture e la possibilità di realizzare, come nel caso della doga Alu-Skin uno scuretto di 1 centimetro per distanziare i pannelli, una caratteristica sempre più richiesta dai progettisti. Sono in arrivo anche nuovi giunti che riguarderanno gli spessori maggiori, quindi dal 100 millimetri in su. Per il pannello in copertura lanceremo un giunto diagonale, una vera e propria novità per il settore che consente di eliminare il rischio di ponti termici e di formazione di condensa. Nel caso invece delle pareti, abbiamo sviluppato un giunto a labirinto, lo stesso utilizzato anche per le celle frigorifere, per andare a isolare meglio ambienti con temperature molto basse e con cui potremo approcciare anche un nuovo tipo di clientela.

Alubel, una storia di successo

Nata alla fine degli anni Ottanta, Alubel ha sempre fatto dell’innovazione il suo punto di forza. «Fin dagli esordi il suo obiettivo è stato quello di rivoluzionare il mercato delle coperture in Italia puntando decisamente sulle coperture metalliche che nel resto d’Europa costituivano già un materiale di uso comune», racconta Minelli.

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La sede Alubel a Bagnolo in Piano (Reggio Emilia)

Dopo il settore industriale, le coperture metalliche hanno cominciato a conoscere sempre più successo anche nel settore civile. «L’azienda è nata con il profilo Alubel 28 della gamma delle lastre grecate. Inizialmente queste lastre si usavano nude in combinazione con i materiali isolanti che venivano posati a parte, fino a quando Alubel ha pensato di proporre pacchetto completi comprensivi di isolamento, sottostruttura, fissaggi, lastre di tenuta, lattoneria ed elementi di raccordo ai corpi emergenti». Un’idea vincente che ha consentito all’azienda di portare avanti numerosi cantieri, dimostrando la qualità delle sue applicazioni. «Il passo successivo è stato quello di introdurre la gamma dei pannelli sandwich, a partire dal pannello a cinque greche intorno alla metà degli anni Novanta», prosegue Minelli. «Questa novità ha permesso all’azienda di realizzare un importante salto di fatturato, in quanto questo prodotto ha riscosso un immediato successo sul mercato, garantendo la miglior efficienza in termini di risparmio di tempo e denaro».

Ma è con Isocoppo che Alubel decreta il suo più grande trionfo, lanciando la prima lastra sagomata a forma di coppo antico. «Poco prima del 2000 siamo stati i primi a lanciare questo tipo di sagoma che riprende quella del coppo tradizionale, più ampio, che a livello estetico risulta essere la più apprezzata. Tutt’oggi siamo rimasti gli unici ad avere questo tipo di sagoma, che i concorrenti hanno cercato di imitare scegliendo però quella del coppo più moderno e stretto. Questo prodotto ci ha dato una spinta incredibile e ci ha lanciato in maniera definitiva anche nel settore civile».

Negli anni del primo boom del fotovoltaico, tra il 2006 e il 2007, Alubel ha lanciato Tek 28 che combina l’esperienza nei pannelli sandwich con quella delle lastre grecate, cercando di creare una nuova tipologia di pannelli coibentati a doppia lamiera non ancora presente sul mercato. Nel 2015 l’azienda è infine sbarcata anche nel mondo dei rivestimenti di facciata. «Avevamo alcuni prodotti adattabili alle facciate, come le lastre grecate, ma abbiamo deciso di studiare una gamma dedicata e abbiamo lanciato Easy- Wand, un nuovo pannello coibentato di design, completamente liscio, dal fissaggio nascosto che unisce i vantaggi della leggerezza, resistenza e facilità di posa», aggiunge il tecnico.

Da allora le novità si sono accumulate per rispondere alle esigenze di un mercato in crescita, e sono allo studio ulteriori nuovi prodotti per rispettare normative sempre più stringenti in termini di isolamento termico. I rivestimenti in parete potranno inoltre godere di nuove finiture con fissaggi nascosti e a vista. Come nel caso della doga Alu-Skin, l’azienda ha previsto la possibilità di distanziare anche gli altri pannelli con uno scuretto di 1 centimetro. Per le coperture sono invece in arrivo nuovi giunti che riguarderanno gli spessori maggiori, quindi dal 100 millimetri in su, con una versione diagonale e una a labirinto.

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